Un “Carneade” per il Parma. Carlos Cuesta: allievo d’arte, giovane e tanto calcio da dimostrare. Una scelta coraggiosa, come già era stata quella di Chivu

19.06.2025 00:00 di  Edoardo Mammoli   vedi letture
Un “Carneade” per il Parma. Carlos Cuesta: allievo d’arte, giovane e tanto calcio da dimostrare. Una scelta coraggiosa, come già era stata quella di Chivu

“Carneade! Chi era costui?” si chiedeva Don Abbondio nel celebre inizio dell’ottavo capitolo dei Promessi Sposi. Una domanda non troppo diversa da quella che ha concluso la giornata di martedì per molti tifosi crociati, se non tutti: Carlos Cuesta García… ma chi è questo?! E devo ammettere che anche io stesso mi sono seriamente chiesto se fossi ancora sveglio o se fossi già entrato nel mondo dei sogni. E invece è tutto vero: è proprio Carlos Cuesta il nome designato per la panchina del Parma. Nelle scorse settimane, oltre ai nomi di De Rossi, Vanoli, Palladino e altri, si era sempre paventato la possibilità di un nome a sorpresa, magari una pista estera. E lunedì un nome straniero era stato fatto: Mark Van Bommel. Eppure, nel giro di poche ore, è arrivato un cambiamento di rotta che nessuno si sarebbe mai immaginato, verso un allenatore praticamente sconosciuto. 

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Anche se, a dire la verità, Carlos Cuesta non è affatto un “signor nessuno”, come testimoniano le molte parole spese su di lui nelle ultime ore dopo la notizia del suo accostamento alla panchina del Parma. Ma soprattutto non è sconosciuto a Cherubini, che lo aveva fortemente voluto ai tempi della Juventus nello staff dell’Under 17 bianconera:  "Ricordo quando venne a Torino per la prima volta, ho sentito qualcosa di speciale: era così curioso e con un’incredibile passione per il calcio. Temevamo che gli altri allenatori potessero prendere in maniera particolare l’arrivo di un ragazzo così giovane, ma con la sua empatia e il suo carattere ha fatto in modo che giorno dopo giorno tutti gli altri allenatori lo accettassero”. E il suo “pedigree” non è niente male: giovanili di Atletico Madrid e Juventus, seguite da cinque anni come braccio destro di Mikel Arteta all’Arsenal, dove si è potuto abbeverare dei concetti del calcio di Guardiola direttamente dal suo discepolo più prestigioso.

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Ma perché scegliere Carlos Cuesta? Io credo che la volontà della società gialloblu sia quella di rifondare la squadra sulle basi solide che si sono create quest’anno. Dopo una stagione altalenante, il Parma ha ottenuto la permanenza in Serie A e adesso si può davvero costruire una squadra futuribile nel lungo periodo, la cui solidità passi anche da un gioco espressivo, offensivo e internazionale. Ecco dunque che Carlos Cuesta appare una scelta più che comprensibile, un allenatore sicuramente senza molta esperienza ma con molte idee, provenienti da una delle scuole di pensiero calcistico più fruttuose dell’ultimo ventennio. Portare un po’ di sangue blaugrana anche a Parma, ripartendo da zero e adottando una prospettiva che si protenda nel futuro, come dimostrano i tre anni di contratto offerti al tecnico maiorchino. 

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Non so se la scelta di Carlos Cuesta sia quella giusta per il Parma. Sono però sicuro che, dopo la separazione con Chivu, la volontà della dirigenza crociata fosse quella di ripartire da zero e di farlo con le proprie idee. E cosa ha contraddistinto il Parma negli ultimi anni se non lanciare giovani promettenti? Ecco dunque Carlos Cuesta, che si appresta a diventare il tecnico più giovane di tutta la Serie A, il secondo nella storia del campionato italiano. Sicuramente avrà bisogno di tempo, ma ci sarà tutta l’estate per infondere i suoi schemi, il suo credo e le sue tattiche alla squadra. Un profilo giovane, offensivo e anche un po’ spregiudicato: questo mi aspetto dal Parma del neo-mister Carlos Cuesta. E adesso si potrà anche cominciare a fare mercato.

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